Il nuovo codice della crisi d’impresa e le nuove responsabilità per i vertici delle imprese
La polizza D&O (Directors &Officiers Liability) ha come scopo principale quello di proteggere il patrimonio personale degli amministratori e dei membri che ricoprono ruoli di gestioni di alcuni organi nel caso in cui vengono chiamati in causa per risarcimento danni. I professionisti, che ricoprono i ruoli suddetti, rispondono in modo illimitato e con il loro patrimonio personale in caso di responsabilità, cioè nel caso in cui violano i doveri che vengono imposti dalla legge e dall’atto costitutivo.
Il nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza impone dei nuovi obblighi agli organi di amministrazione e controllo delle imprese e questo cambiamento pone ancor più importanza alle polizze D&O.
La nuova disciplina ci indica un concetto di crisi che non necessariamente conduce a una inevitabile insolvenza da parte dell’azienda, ma può evidenziare una situazione di difficoltà in cui possono essere utilizzati “tempestivamente” degli strumenti che permettono di riequilibrare e riorganizzare il funzionamento dell’impresa.
Un ulteriore aspetto di notevole importanza riguarda la possibilità da parte degli imprenditori di poter richiedere che venga nominato un professionista che possa aiutare e dare il suo contributo per poter superare la “fase di crisi”. Questo aspetto fa ricadere in capo agli amministratori e al collegio sindacale, la responsabilità di essere “tempestivi” nel segnalare anche le segnalazioni che provengono dai creditori pubblici.
Quanto specificato sopra, sembra assottigliare sempre di più il confine tra responsabilità e non responsabilità, un confine sottile determinato da una situazione in cui “la tempestività” diventa una parola d’ordine che non può non essere presa in considerazione e che conduce a dover pensare ad una tutela.